Cresce il lavoro in agricoltura ed è soprattutto al Sud che sempre
più giovani scelgono di lavorare nel comparto agricolo, sia come
produttori di materie prime o allevatori, ma anche come imprenditori del
turismo rurale e delle fattorie didattiche, del commercio biologico.
“Non è un ripiego, e non sono solo gli under 30 e 40 che magari scelgono
di proseguire l’attività di famiglia, aggiungendo una laurea in
veterinaria o in agraria, ma ci sono migliaia di psicologi, ingegneri,
architetti che si lanciano per la prima volta in un nuovo progetto
lavorativo”. A sostenerlo è la responsabile nazionale di AGIA CIA, Maria
Pirrone, intervenendo al seminario, organizzato oggi a Catania dalla
Cia provinciale, con la sezione regionale dei giovani agricoltori, con
il suo presidente Nicolò Lo Piccolo.
Un incontro, moderato da Francesco Favata, vicepresidente provinciale
Cia, che è stata l’occasione per parlare delle nuove misure del PSR,
con la relazione del responsabile assistenza tecnica Cia Nicolò Amoroso,
ma che ha permesso anche di accendere i riflettori su una realtà che si
sviluppa in positivo e in controtendenza rispetto agli altri ambiti
lavorativi.
“L’agricoltura non è solo coltivare la terra ma costruire un
territorio nel suo complesso – ha dichiarato Lo Piccolo – Noi giovani
vogliamo innovare la tradizione, riprendendo i valori di una volta ma
creando nuovi prodotti avvicinandoci sempre di più al consumatore
finale”. “I tempi degli agricoltori non sono quelli burocratici di una
politica lenta – ha aggiunto Favata – abbiamo bisogno di più velocità
per entrare subito nel mondo economico”. Era presente Antonello
Cracolici, assessore regionale dell’Agricoltura. “Noi ce la stiamo
mettendo tutta – ha sottolineato – il nuovo pacchetto giovani uscirà ad
aprile, la misura 4.1 è già stata pubblicata e la finanzieremo per
ulteriori 160 milioni di euro, pubblicheremo il bando sull’agriturismo,
dedicando circa 30 milioni alle misure specifiche sui giovani, cosi come
8 milioni sono destinati per le misure forestali”.
Che il settore cresca lo ha fotografato anche l’ultimo rapporto
Svimez, citato dalla responsabile nazionale, “Ma la vera novità nello
scenario economico del nostro Paese – ha commentato il relatore Matteo
Ansanelli, comitato tecnico Consultivo ISMEA – non è solo la riscoperta
di molti giovani del mondo agricolo. La rivoluzione nelle campagne è
rappresentata dall’ingresso dell’innovazione e delle nuove capacità di
guardare con occhi nuovi a questo antico, il più antico, settore
economico”.
Sono intervenuti anche Antonino Muriana, esperto finanziario
Montepaschi di Siena, sugli strumenti finanziari per lo sviluppo delle
imprese agricole, Giuseppe Di Silvestro, presidente Cia Sicilia
Orientale.
“In agricoltura i giovani vogliono essere protagonisti e cambiare il
volto di un settore che ha bisogno di un ricambio generazionale. Sono
portatori sani di innovazione, idee ed entusiasmo, la politica ha il
dovere di sostenere un settore che più di altri consente di creare
reddito, sviluppo economico e sociale, ci vogliono degli interventi
giusti, e le opportunità da cogliere il Psr e il bando che riguarda i
giovani imprenditori sono solo esempi”.
Erano presenti anche il vicepresidente vicario Cia Giosuè Catania e
il direttore Graziano Scardino, le deputate regionali Concetta Raia,
presidente Commissione Ue all’Ars e Angela Foti, componente commissione
Attività Produttive. Anche l’europarlamentare Giovanni La Via ha mandato
i saluti da Bruxelles.
(fonte Sicilia Agricoltura)